Per eseguire una prima valutazione di massima si potrebbe usare questo approccio.
Con la
formula di Sichard si può avere una prima stima indicativa del raggio di influenza.
In particolare, facendo riferimento allo schema allegato, come Deltah si pone "b-a" (cioè l'abbassamento della falda nella trincea) e come C si può porre un valore compreso fra 1500 e 2000. Visto che il problema impone che la falda si debba deprimere ad una quota "c" alla distanza L, conviene in via cautelativa porre C=1500 in modo da considerare il minore fra i raggi di influenza e porsi quindi a favore della sicurezza.
Come k si pone il coefficiente di permeabilità del mezzo in cui si trova la trincea, cioè
dell'acquifero oggetto del problema.
Esprimendo l'abbassamento "b-a" in metri e il coefficiente di permeabilità in metri/sec si ricava il raggio di influenza R in metri.
Una volta definito R, e immaginando che R sia maggiore L, si tratta di verificare se ad una distanza L dalla trincea l'abbassamento è sufficiente da portare la falda alla quota "c" da piano campagna.
Per fare questo si può procedere in prima approssimazione considerando la trincea completamente penetrante e applicando le formule relative alla
trincea freatica con alimentazione laterale.
In particolare, visto che l'obbiettivo del problema è valutare la quota della piezometrica ad una determinata distanza dalla trincea drenante, si può utilizzare la formula:

- ricostruzione del profilo piezometrico lateralmente ad una trincea drenante
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L'assunzione di base è che ad una distanza R dalla trincea la falda si trovi ad una quota "a" da piano campagna. Quindi, facendo riferimento allo schema allegato:
h2 = D-b
h1 = D-a
L (nella formula) = R (raggio di influenza precedentemente calcolato)
x = L (nel disegno, cioè la distanza dalla trincea alla quale la falda deve essere ad una quota inferiore a "c" da p.c.)
in questo modo si ricava h, cioè la quota della piezometrica dalla base dell'acquifero ad una distanza x dalla trincea. Se h<D-c allora la trincea è sufficientemente profonda.
Questo approccio è ovviamente molto semplificato in quanto la formula per il calcolo del raggio di influenza è una formula empirica e la ricostruzione del profilo piezometrico viene eseguita ipotizzando una trincea completa.
Per una trattazione più completa del problema delle trincee parzialmente penetranti si può fare riferimento al testo:
CIRIA (1986), Control of groundwater for temporary works, Ciria Report n. 113, 1-87